Rosneft entra in Pirelli, mezzo miliardo per il 13%
Continua la “campagna acquisti” di Rosneft in Italia. Dopo aver fatto suo il 20% della Saras della famiglia Moratti, ora la compagnia petrolifera russa ha perfezionato l’acquisito del 13% di Pirelli, come da tempo si vociferava, nonostante le smentite d’ufficio di Marco Tronchetti Provera. Un’altra novità riguardante il colosso dei pneumatici è quella che prevede l’uscita di scena del fondo Clessidra di Claudio Sposito cambiando così la catena di controllo degli pneumatici, in modo da valorizzare le quote indirette di Pirelli possedute attraverso Camfin “a un prezzo in trasparenza pari a 12 euro per azione”. Clessidra in questo modo dovrebbe incassare 260 milioni, dopo averne investiti poco più di 150 milioni solamente nel giugno scorso. Questa “newco”, cioè una nuova società creata ad hoc per l’operazione, sarà a sua volta detenuta da due diverse realtà. Metà del capitale andrà appunto ai russi di Rosneft (che investiranno mezzo miliardo) l’altra metà andrà a un nuovo veicolo nel quale continueranno a sedere Nuove Partecipazioni (Tronchetti Provera) con l’80% delle quote, e le due banche (Intesa Sanpaolo e Unicredit) con il 10% a testa che hanno investito 120 milioni con un incremento fino a 200 milioni. Quanto alla governance, la nota di Intesa specifica che Nuove Partecipazioni “indicherà il presidente e ceo di Pirelli, con pieni poteri sulla gestione ordinaria”. Il fatto che i nuovi accordi con Rosneft avranno una durata di cinque anni, e saranno rinnovabili alla scadenza aprono scenari come quello che il gruppo russo abbia nelle proprie intenzioni quella di rilevare il controllo della società, anche se in base ai nuovi accordi Tronchetti Provera, non avrà più alcun obbligo di uscire dal gruppo entro il 2017. “L’obiettivo dell’accordo – si legge nel comunicato – è di sviluppare le attività e il business di Pirelli, anche rafforzando la rete commerciale in Russia grazie alla capillare presenza sul territorio di Rosneft. Già dalla fine del 2012 Rosneft, la più importante società quotata nel settore oil and gas al mondo, ha definito con Pirelli una serie di intese commerciali e nel settore della ricerca e sviluppo, in particolare nei materiali per la produzione di pneumatici e nella gomma sintetica”.
Secondo gli analisti l’accordo rafforza la posizione di Marco Tronchetti in confronto a quella delle istituzioni finanziarie. L’operazione è però vista in modo duplice: per gli esperti di Mediobanca riduce l’appeal speculativo, per Intermonte, invece, “l’ingresso di Rosneft apre una nuova fase in Pirelli: una notizia positiva per il titolo”.