Robert Wickens vince al Norisring e allunga la striscia di vittorie in casa Mercedes-Benz
Norisring, Norimberga – La Mercedes-Benz ha proseguito ulteriormente il suo filotto di vittorie grazie al successo di Robert Wickens nella quarta tappa del DTM al Norisring. Una serie di successi che è giunta a quota undici e che questa volta ha visto come grande protagonista la pioggia. Si è partiti, infatti, sotto regime di safety car, per colpa delle avverse condizioni meteo. Dopo tre giri la gara ha potuto prendere il via in maniera definitiva con Robert Wickens che dalla pole position ha subito aumentato il proprio vantaggio sugli inseguitori. Wickens ha condotto la gara in maniera solida fino all’arrivo e non ha perso la leadership nemmeno dopo il pit-stop. La bandiera a scacchi ha suggellato il trionfo del portacolori Mercedes e, anzi, fino a pochi giri dalla fine, sembrava che la casa di Stoccarda potese addirittura portare a casa una doppietta. Ma, Christian Vietoris, si è dovuto ritirare al giro numero 74 per colpa di un dado allentato della suo ruota. Per colpa della pioggia i piloti hanno preso parte alla gara con gomme da bagnato Hankook ma, come il circuito ha iniziato ad asciugarsi, sono passati alle Ventus Race slick. Nonostante le condizioni meteorologiche mutevoli, entrambi i tipi di pneumatici Hankook, quelli da pioggia e le option, hanno permesso un preciso controllo del veicolo e concesso un livello di grip costante dall’inizio alla fine. A differenza della qualifica qualifica, l’Audi in gara ha migliorato notevolmente, andando ad occupare le successive tre posizioni di classifica. Jamie Green, soprannominato “Mr Norisring” (avendo vinto ben quattro volte su questo tracciato), è arrivato in seconda posizione, con Mattias Ekström che ha chiuso terzo, dopo essere partito in dodicesima piazza. Dietro di lui il suo compagno di marchio Edoardo Mortara ha tagliato il traguardo in quarta posizione che gli ha permesso di mantenere il secondo posto nella classifica generale. Al primo posto, invece, c’è sempre Marco Wietmann su BMW che in questa occasione ha centrato il sesto posto, miglior pilota del suo marchio. Il 24enne ha mantenuto, quindi, la vetta della gradutoria mentre Mike Rockenfeller su Audi ha conquistato la miseria di quattro punti, allontanandosi dalle posizioni di vertice.
Curiosità:
- Il pit stop più veloce è stato ottenuto dal team BMW Mtek con 31,433 secondi nel sesto giro. Come premio, l’equipaggio riceve tre casse di birra durante il prossimo weekend di gara a Mosca.
- Vengono assegnati 25 punti per la classifica generale del Best Pit Stop premio da Hankook. Alla fine della stagione, il partner esclusivo di pneumatici del DTM premia il più veloce pit-stop con un trofeo e un sontuoso barbecue per la squadra.
I commenti del post-gara:
- Christophe Stucki ingegnere Hankook di gara DTM: “Non abbiamo registrato alcun degrado delle gomme da bagnato, anche mentre la pista andava ascuigandosi. Dopo che Bruno Spengler è stato il primo a passare a gomme slick option al giro 50, il resto dello schieramento l’ha seguito. La gomma morbida ha raggiunto molto rapidamente la sua giusta temperatura e ha offerto un elevato livello di aderenza anche sul segmento bagnato.
- Robert Wickens (Mercedes-Benz): “E ‘stata una grande vittoria per me e per la squadra qui al Norisring. Le gomme da bagnato Hankook erano fantastiche, incredibilmente costanti nelle prestazioni e non si sono deteriorate nemmeno sull’asciutto. Anche le slick hanno fatto bene, rendendo la gara perfetta.
- Jamie Green (Audi): “Abbiamo spinto più di metà gara sulle Hankook da pioggia e non c’è stato il minimo problema. Bastava prendersi cura dei pneumatici posteriori un po ‘all’uscita della prima e dell’ultima curva per salvaguardare la loro conservazione “.
- Mattias Ekström (Audi): “Le gomme da bagnato di Hankook si sono comportate molto bene, anche se era difficile la fase iniziale con un sacco di acqua in pista. In condizioni mutevoli le gomme option hanno continuato a svolgere perfettamente il loro lavoro e quindi ho apprezzato ogni giro che ho disputato”.