Prima vittoria Michelin nella Dakar 2018 del KTM Factory Team
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Un tracciato variabile
La rotta di quest’anno da Lima, in Perù, a Cordoba, in Argentina, ha totalizzato circa 9.000 chilometri, con oltre la metà di quel tracciato composto da un punitivo cocktail di dune di sabbia, piste polverose, sentieri rocciosi, fango, altitudini di quasi 4.000 metri. Il tempo spesso difficile ha portato alla cancellazione di due tappe.
Nonostante le condizioni impegnative, questo menu non ha impedito a Matthias Walkner, Austriaco, di rivendicare la sua prima vittoria alla Dakar al quarto tentativo dopo essere arrivato secondo assoluto nel 2017.
La battaglia su due ruote si è rivelata eccezionalmente competitiva e, nella giornata di riposo di metà rally a La Paz, in Bolivia, la top ten si è chiusa in appena mezz’ora dopo sei tappe.
Walkner ha preso il comando grazie a una navigazione a scorrimento veloce che lo ha visto completare il palco del Fiambala (tappa 10) con un bel vantaggio sui suoi rivali.
Dal lontano 1994…
Era dal 1994 che ci provavano. Una moto austriaca, sul primo gradino del podio della Dakar con un pilota austriaco. Fin dagli albori, dal debutto della KTM alla Dakar, appunto nel 1994 e con quel Heinz Kinigadner che oggi vede trasformarsi in realtà il sogno di sempre.
Walkner Matthias
Walkner: uno che va forte e che nello stesso tempo sa navigare e che è stato capace di realizzare un sogno che compie quest’anno 24 anni. Quando Kini partiva per la sua prima Dakar, Matthias aveva 8 anni, e forse lo guardava dalla televisione, a casa, a Kuchl.
“È completamente incredibile”, ha detto al traguardo. “Il mio obiettivo era finire sul podio. Era molto vicino, ma la fase 10 si è rivelata decisiva. È un sogno che si avvera ed è stata un’incredibile Dakar. Il livello era molto alto e c’erano ben sei di noi in lizza, ma io sono stato il più fortunato. A volte ci vuole fortuna per vincere, a volte no. Quest’anno è andata a favor mio. ”
La Dakar 2018 di Matthias Walkner è perfettamente… imperfetta. Perché non si nota, non ha storia né tratti epici fino alla decima Tappa, l’ormai famosa e ultra discussa Frazione di Belen, quel deserto inospitale che sta sulle rive aride del fiume in secca. È la Tappa di navigazione, per definizione. Fino a quel momento era stata una Gara ad esclusione, una decimazione, Piloti e leader fatti fuori o suicidati, massima instabilità di una classifica ancora compattissima, stretta. Van Beveren e Kevin Benavides in 22 secondi, e alle loro spalle Walkner, Price, Barreda e Meo in tre minuti. Sei, sette Piloti in dieci minuti in grado di giocarsela, solo Barreda, forse, senza più jolly da usare.
Il risultato prolunga il dominio di KTM / Michelin sull’evento che dura dal 2001.
Il vincitore del 2017 Sam Sunderland (KTM / Michelin) è stato costretto a lasciare a causa di una caduta al Day 4.
Il miglior tempo sul palco finale ha permesso all’Argentino Kevin Benavides (Monster Energy Honda / Michelin) di conquistare il secondo posto, mentre il vincitore dell’evento del 2016 Toby Price (KTM Factory Team / Michelin) ha completato il podio “all-Michelin”.