La “scoperta” del secolo: le auto sportive si guidano meglio con pneumatici sportivi.
Pensati per esaltare al massimo la guida sportiva, i pneumatici “high performance” sono interamente votati alle prestazioni: ecco tutto ciò che bisogna sapere
Gli pneumatici sportivi, chiamati anche “ultra high performance” (abbreviato con UHP), sono coperture ideate per equipaggiare le auto sportive: non è affatto un caso, dunque, che tali vetture si guidino meglio quando montano queste gomme specifiche. Eppure in tanti sembrano non avere ancora “scoperto” questa verità, che rappresenta una sorta di uovo di Colombo nell’ambito dei pneumatici. Impiegando le coperture ultra high performance è possibile esaltare al massimo la guida sportiva proprio perché queste gomme sono votate interamente alle prestazioni – come del resto dice anche il loro nome inglese – senza compromessi, di conseguenza sacrificando più di qualcosa in fatto di durata, consumi e silenziosità, com’è inevitabile che sia. Ma cosa si intende con pneumatici votati alle prestazioni? Ci risponde Mario Pieve di gomme-auto.it, in sostanza, “le gomme sportive sono progettate e realizzate mettendo al primo posto le performance”, ciò significa valorizzare al meglio quelle che sono le caratteristiche delle auto sportive, consentendo di esprimere tutta la potenza di cui dispongono in condizioni di totale sicurezza (seppur con alcuni limiti, come vedremo più avanti); accelerazione, tenuta in curva e frenata sono momenti della guida particolarmente delicati e che lo diventano ancora di più con una vettura sportiva, in quanto potenza e velocità aumentano ed è necessaria una risposta sempre pronta ed immediata da parte delle gomme.
Gli pneumatici sportivi garantiscono proprio questo, permettendo di guidare un’auto dalle prestazioni superiori sempre al massimo delle sue potenzialità. In soldoni, si potrebbe anche dire che le auto sportive vanno più veloci con pneumatici ultra high performance: non mancano le prove a riguardo, con test effettuati da esperti del settore che hanno dimostrato come una vettura gommata con coperture altamente prestazionali completasse più rapidamente un giro di un circuito rispetto alla medesima auto che montava invece pneumatici “normali”, come ad esempio quelli touring. Non solo, in certi casi i pneumatici UHP possono rendere più veloce un’auto che sportiva non è rispetto ad una vettura sportiva equipaggiata con gomme touring, ma qui entriamo in un ambito competitivo e di mero confronto che poco ha a che fare con la guida di tutti i giorni; ciò serve comunque a far capire l’impatto che possono avere i pneumatici sportivi a bordo di un veicolo, poiché ne influenzano in maniera decisiva il rendimento.
L’importanza degli pneumatici, ancora una volta
Quanto appena detto serve a ricordare – una volta di più, ammesso che ce ne sia bisogno – l’enorme importanza dei pneumatici nell’economia di una vettura e far comprendere fino a che punto possono incidere sia sul suo comportamento che sulle prestazioni. Per questo la scelta dei pneumatici da acquistare deve essere ben ponderata, ancora Mario Pieve di gomme-auto.it sottolinea come “il mix di auto, stile di guida, tipo di strada percorsa dovrebbe guidarci verso la scelta del pneumatico più adatto alle proprie esigenze”.
Per far andare più veloce una vettura, è sufficiente montare gomme sportive ancor prima di affidarsi al proprio meccanico per effettuare modifiche al motore oppure alle sospensioni; gli pneumatici UHP, però, non sono solamente questo: far viaggiare un’auto più rapidamente è solo una parte del discorso, fra l’altro quella più semplice, è indispensabile poi poter avere sempre il pieno controllo di una vettura più veloce in qualsiasi momento, in modo da evitare problemi, e le gomme sportive sono fondamentali anche per questo motivo. Maggior velocità e maggiore potenza richiedono qualcosa in più alle coperture, che devono essere in grado di gestire al meglio entrambi i “surplus” in tutte le fasi di guida. Come vengono realizzati i pneumatici sportivi per garantire prestazioni superiori? In primis la mescola risulta più morbida, così da assicurare un’aderenza maggiore all’asfalto e il massimo del grip in qualunque situazione di guida. Lo scopo è quello di tenere la vettura “incollata” a terra per permettere di scaricare tutti i cavalli del motore, avere una tenuta in curva sempre al top e contenere gli spazi di frenata a dispetto delle velocità più alte che le auto sportive sono capaci di raggiungere. Si tratta inoltre di pneumatici “iper-reattivi”, estremamente sensibili ai comandi di guida del conducente dato il compound costruttivo piuttosto morbido che consente alla superficie del battistrada di adattarsi al fondo stradale, raggiungendo un’elevata ottimizzazione per quel che riguarda la superficie a contatto con il suolo. La guida sportiva è decisamente esigente e questo significa maggiore stress per le gomme: se a livello prestazionale ciò non comporta un problema, lo diventa quando il discorso si sposta sulla durata; queste gomme, infatti, hanno un ciclo di vita più breve e soprattutto rendono immediatamente percepibile quando la loro esistenza sta volgendo al termine, poiché si ha un netto decadimento delle performance riscontrabile con una diminuzione dell’aderenza. Si tratta di aspetti di cui un automobilista deve tener conto: per esaltare al massimo la sua guida sportiva – e soprattutto la sua auto sportiva – sono indispensabili pneumatici high performance, i quali però mostrano degli evidenti limiti in fatto di durata. A ben guardare, però, ciò potrebbe non essere così importante per un automobilista che guarda alle prestazioni e ama la guida sportiva. Molto spesso le auto sportive escono dal concessionario con coperture originali “standard” e dunque non ottimizzate per le prestazioni, ragion per cui potrebbe essere necessario sostituirle con gomme sportive se si è alla ricerca di performance al top, che potrebbero essere “castrate” dai pneumatici dell’equipaggiamento di base.
Pneumatici sportivi tutto l’anno?
A prima vista i pneumatici sportivi potrebbero apparire come un prodotto riservato ad una fascia di utilizzatori molto ristretta – i “fanatici” della guida sportiva – e con un range di impiego altrettanto limitato, gomme da pista o comunque da situazioni lontane dalla guida comune. In realtà, le coperture high performance possono essere adoperate come un qualsiasi altro pneumatico; ne è un esempio il Goodyear Eagle Sport All Season, una gomma che è sia sportiva che quattro stagioni e dunque può equipaggiare la vettura durante tutto l’anno. Il lavoro dell’azienda americana si è concentrato sul rendere estremamente prestazionale il pneumatico in qualunque condizione e periodo dell’anno, assicurando sempre valori al top in fatto di grip sull’asfalto e maneggevolezza. Intagli più profondi e un disegno specifico del battistrada sono stati pensati per privilegiare la sicurezza alla guida anche nelle condizioni tipicamente invernali, con asfalto bagnato, fangoso, oppure innevato. In sostanza pneumatici quattro stagioni dedicati alla guida sportiva. Fra esperti e addetti ai lavori del settore gomme, però, c’è chi sconsiglia i pneumatici sportivi all season, in quanto si tratta di un compromesso troppo difficile da raggiungere e perciò poco equilibrato; in sostanza rendere una gomma high performance valida per tutto l’anno significa sacrificare le prestazioni per ampliare il range di utilizzo oppure seguire la strada alternativa, e ciò è decisamente peggiore, vale a dire limitarne la versatilità in favore delle performance, andando così a minare la sicurezza nelle condizioni di guida più difficoltose. Secondo molti “puristi” un vero pneumatico sportivo è principalmente una gomma estiva e dunque non adatto all’utilizzo invernale; rendere quattro stagioni questo tipo di copertura vuol dire in qualche modo “mortificarla”, privandola di parte delle caratteristiche che invece la dovrebbero contraddistinguere. In definitiva, alla luce di ciò, si può giungere alla conclusione che ci sono diversi tipi di “performance” che un pneumatico sportivo può offrire in base alla sua concezione; avremo così gomme high e ultra performance improntate sul compromesso e poi versioni max ed extreme performance che invece puntano tutto sulle prestazioni ma con un range di impiego decisamente più ridotto, dato che assicurano poca o nessuna aderenza in caso di strada bagnata e resistenza molto limitata all’aquaplaning. Le condizioni di utilizzo migliori per questa tipologia di gomme sono le strade asciutte possibilmente nei mesi estivi o primaverili, poiché già l’abbassamento della temperatura potrebbe causare qualche problema.
Quanto sono “high” le performance?
Il settore dei pneumatici sportivi è uno dei più delicati per le aziende produttrici in quanto sono richieste conoscenze, maturate in particolar modo nelle competizioni, e investimenti da destinare a ricerca e sviluppo. Per tale ragione ci sono dei brand avvantaggiati – quelli più celebri come Michelin, Bridgestone, Goodyear, Pirelli etc. – che possono vantare una lunga esperienza nel settore delle competizioni (i quattro produttori menzionati sono stati, o lo sono attualmente come Pirelli, tutti fornitori di gomme in Formula 1, il massimo campionato automobilistico, spesso persino in competizione tra loro) e dispongono di budget considerevoli da investire, tuttavia non mancano marchi minori, spesso asiatici, che si mettono in luce con i loro prodotti high performance; un ambito che si presta agli “exploit” di aziende meno conosciute poiché si punta tutto sulle performance, mentre per chi non ha a disposizione budget consistenti i problemi nascono quando bisogna fare i conti con i compromessi e realizzare pneumatici che siano al top nelle prestazioni, nella versatilità, nei consumi e nella durata. Come anticipato in precedenza, i pneumatici sportivi hanno “gradazioni” di prestazioni differenti: accanto a quelli che puntano tutto sulle performance ce ne sono altri che invece badano ad offrire un equilibrio maggiore per un utilizzo più ampio. E proprio quelle denominate “high performance” sono le gomme che si basano sul compromesso, sacrificando la resa prestazionale in favore di una maggiore versatilità; di livello superiore sono le “ultra high performance”, in cui l’equilibrio è più spostato verso le prestazioni tant’è vero che sono le coperture più utilizzate a bordo delle auto sportive. I pneumatici “max performance” fanno ancora un passo avanti in termini di rendimento, andando però a sacrificare il range di utilizzo e una strada bagnata può diventare un’insidia perché queste gomme non sono strutturalmente attrezzate per affrontare l’aquaplaning. Infine abbiamo le “extreme performance”, ovvero pura prestazione, rappresentano il top assoluto per la guida sportiva ma il loro impiego è limitato a particolari condizioni, poiché l’aderenza su fondo bagnato è praticamente assente. Puristi o meno, il tipo di gomma da scegliere è legato principalmente all’utilizzo che se ne farà; chi cerca solamente il massimo delle prestazioni, dovrà guardare ai modelli max ed extreme performance, chi invece vuole un maggiore compromesso ha a sua disposizione i pneumatici high e ultra high performance.
Pneumatici sportivi: una scelta molto delicata
Questa può essere considerata la grande differenza fra i pneumatici sportivi e quelli normali: l’utilizzo che si intende fare riveste un’importanza cruciale e non ammette errori, soprattutto se ciò che si cerca è il massimo in fatto di prestazioni. Se, ad ogni modo, le altre tipologie di gomme sono – qualcuna più, qualcuna meno – il frutto di un compromesso, le coperture high performance badano molto meno all’equilibrio generale e richiedono una fase di studio più attenta in sede di acquisto. Diventa insomma quanto mai essenziale informarsi a dovere prima di acquistare pneumatici sportivi, documentandosi non solo sulle caratteristiche dei diversi modelli ma anche sul loro rendimento, sfruttando in questo caso opinioni e commenti di chi ha già acquistato uno specifico modello in passato. Solo un quadro il più completo possibile potrà essere davvero attendibile e risultare d’aiuto per compiere la scelta migliore. Oltre al tipo di utilizzo, poi, bisogna prendere in considerazione anche la durata di questa tipologia di gomme, inferiore rispetto ai pneumatici “tradizionali”; non solo, le coperture il cui compromesso è minore – quindi max ed extreme performance – avranno un ciclo di vita ancora più limitato rispetto ad high e ultra high performance, che dureranno un po’ di più dei modelli maggiormente prestazionali ma avranno comunque un’aspettativa di vita inferiore in confronto ai modelli touring. La ricerca di equilibrio dei pneumatici sportivi di maggior compromesso si traduce anche in un minor consumo di carburante, dovuto ad una resistenza al rotolamento ridotta, e una rumorosità inferiore, aspetti invece decisamente trascurati nelle versioni maggiormente prestazionali. Infine è bene chiarire un concetto: possedere pneumatici improntati alla velocità non significa avere il via libera per guidare al limite sulle normali strade pubbliche, il rispetto delle regole e del buon senso viene sempre prima di tutto il resto. Per sfogare il proprio desiderio di velocità non servono gomme sportive ma una pista, all’interno della quale si potrà scatenare la propria voglia di guida al limite in totale sicurezza, senza mettere a rischio la propria incolumità e quella altrui.