Pneumatici Moto: guida all’acquisto
Dopo un certo chilometraggio viene il momento di cambiare i pneumatici alla propria moto. I chilometri di percorrenza che possono raggiungere in sicurezza dipendono dalla capacità che abbiamo di condurli con il minore stress possibile. Ognuno ha uno stile di guida ed è in funzione di questo che ci si può orientare per scegliere la gomma giusta. Oltre a ciò, c’è un’evidente differenza di consumo se si usa la moto su strada oppure su brecciolino, per non parlare del fuori strada. Nelle moto uno pneumatico dura circa tre anni dopodiché bisogna pensare alla sua sostituzione.
Di pneumatici ne esistono per tutti i gusti e per ogni tasca, nel sito della yeppon, che tratta tra gli altri, i ricambi moto, ti puoi orientare sulle gomme, per mezzo del configuratore oltre che confrontare i prezzi e le prestazioni, godendo delle promozioni.
In linea generale non è detto che il prezzo più elevato indichi uno pneumatico dalle migliori prestazioni. L’acquisto online, concede queste opportunità, riuscendo a spuntare prezzi veramente interessanti anche per gomme da moto di caratura superiore.
Come avviene per le auto, anche nelle moto lo pneumatico ha una soglia di velocità massima, oltre il quale si corrono seri problemi di aderenza. Questa caratteristica è indicata dal codice di velocità e dal carico massimo tollerabile da quel tipo di gomma. E’ una lettera che è stata assegnata a quella particolare caratteristica. Alla fine dell’articolo potrai prendere visione di tutti i codici che si trovano nella gomma da moto.
Per il carico invece si fa riferimento al peso massimo che si può raggiungere. All’interno della gomma si trovano queste indicazioni. L’indice di carico è quello stabilito dalla carta di circolazione, per cui è, oltre che sconsigliato, illegale utilizzare una gomma che abbia un codice di carico non corrispondente. La stessa regola non vale per il limite massimo di velocità.
Com’è fatto lo pneumatico?
E’ utile sapere com’è fatto uno pneumatico a grandi linee, prima di acquistarlo. La parte esterna viene chiamata carcassa, il materiale di cui è composta costituisce la tela che deve sopportare il carico mantenendo la forma precostituita. La tela della carcassa deve sopportare un indice di deformazione. Il battistrada è ciò che più si conosce poiché è li che si misura l’usura della gomma. La struttura dello pneumatico può essere tradizionale, cinturato o radiale. Queste soluzioni hanno permesso di aumentare la permanenza in curva a velocità maggiori. E’ sicuramente così nel caso del radiale che ha uno sviluppo della tela in forma appunto radiale e che copre l’intera gomma.
Le misure sono nel libretto di circolazione
Non si possono montare pneumatici di dimensione differente da quelle scolpite nel libretto di circolazione. La misura viene indicata in millimetri e sta per la larghezza. La barra che segue a questa indicazione, fornisce un rapporto percentuale tra altezza e larghezza. Ad esempio la lettera R sta per radiale, mentre ZR è la velocità massima sostenibile che è 240 all’ora. Per finire troviamo anche la segnalazione del cerchio espresso in pollici.
Le marcature riportate sullo pneumatico
Di seguito le indicazioni riportate sugli pneumatici una per una:
- Assenza di lettera indica una gomma tradizionale
- Lettera B indica uno pneumatico cinturato
- Lettera R indica uno pneumatico radiale
- Con la TT sappiamo che è utilizzata la camera d’aria
- con TL lo pneumatico non la usa
- La M/C fanno riferimento a pneumatici esclusivi per moto
- la A indica pneumatici speciali
- Con NHS i pneumatici non si possono usare in strada
- RF sta per rinforzato
- Rear è lo pneumatico posteriore
- Front è quello anteriore
- La dicitura M+S individua uno pneumatico che si può utilizzare in condizioni estreme.
Oltre queste diciture c’è l’indice di carico (che va da da 40 a 83 che corrispondono alla forbice tra 136 e 487 kg), segue la lettera per la velocità massima consentibile, da notare che la lettera Y indica velocità raggiungibili oltre i 300 km.