Pirelli testa gli pneumatici UHP in guayule
Pirelli sta testando, presso i campi prova di Vizzola e Balocco, i primi pneumatici UHP composto di gomma naturale proveniente dal guayule. Quest’ultima è una pianta che nasce in climi particolarmente aridi, e potrebbe rappresentare una valida alternativa all’albero della gomma Hevea Brasiliensis. I test, condotti insieme a Versalis, hanno dimostrato prestazioni eccellenti, e sono passati appena due anni dalla ricerca sulle materie prime alla sperimentazione in pista. Un tempo breve nel quale i ricercatori Pirelli hanno studiato in laboratorio le caratteristiche della nuova materia prima, fino a prevederne il comportamento su strada. Si è ottenuto, dunque, un tipo di materiale capace di soddisfare i requisiti di performance ed allo stesso tempo compatibile con gli elementi non elastomerici che costituiscono lo pneumatico. Nei test gli pneumatici UHP sono stati sottoposti a condizioni estreme di utilizzo, sul bagnato, facendo registrare le stesse prestazioni di quelle realizzate con polimeri sintetici da fonte petrolifera. Pirelli, come ben noto, sta cercando sempre più di sostituire i polimeri da petrolchimica con materie prime alternative e rinnovabili. Pirelli, infatti, già produce pneumatici con materie prime derivanti da fonte rinnovabile quali ad esempio la silice ottenuta dalla lolla di riso (la parte non edibile e normalmente destinata alla combustione), garantendo al contempo il costante miglioramento delle prestazioni e la sostenibilità ambientale dei processi e dei prodotti.“Per Versalis, il guayule è la biomassa ottimale sulla quale sviluppare una vera bioraffineria integrata. Attraverso una piattaforma tecnologica che mira all’utilizzo integrale del guayule, sarà possibile produrre gomme e resine con applicazioni nell’automotive e nell’edilizia, oltre che composti presenti nella biomassa con applicazioni ad alto valore aggiunto nel farmaceutico e nell’health care. La collaborazione con Pirelli non può che aumentare la probabilità di successo di questo progetto ad alto potenziale di innovazione”, ha dichiarato Sergio Lombardini, Direttore R&D e Innovazione Tecnologica di Versalis. “La fase di test su pista degli pneumatici contenenti guayule è stata più che positiva. La scelta di utilizzare una vettura ad alte prestazioni è stata dettata dall’esigenza di sottoporre a sollecitazioni più severe le coperture, ed avere così risultati dei test più significativi. Dopo il successo di questa prima fase, stiamo valutando la possibilità di poter provare questo prototipo in condizioni invernali”, ha commentato Fabrizio Sanvito, Project Management & Technical Benchmark Pirelli.