MotoGp, Gran premio del Mugello 2017: tripudio Italia
Gran premio d’ Italia, Dovizioso e Ducati dominano la classe regina grazie ad un setting ricercato nei pneumatici che col bimescola risultano più resistenti con la soluzione media. Un immenso Petrucci 3° con la Pramac. Buone le prestazioni di Valentino Rossi 4° (dolorante ancora dall’infortunio della scorsa settimana) e Maverick Viñales 2°
Valentino che partenza!
Valentino Rossi, Maverick Viñales e Jorge Lorenzo (Ducati Team) hanno dominato i giri di apertura davanti a tutti, ma hanno subito la ferocia di Andrea Dovizioso, terzo in griglia, che ha preso il comando a 10 giri dalla fine per raccogliere la vittoria meritata.
Le Michelin Power Slicks, con anteriore e posteriore medio, hanno assicurato a “DesmoDovi” come si legge nel retro della sua tuta, la terza vittoria in MotoGP della sua carriera e la seconda con Ducati dopo il suo successo nella scorsa stagione a Sepang, in Malesia.
Viñales, in pole position alla partenza, ha guidato dal 4° al 13° giro, ma non ha potuto contenere il vincitore finale e grazie ad un errore di Petrucci è arrivato secondo a + 1,3s. Il pilota catalano continua ad essere in testa alla classifica piloti, comunque.
Petrucci in gran forma ieri! Malgrado un nono posto sulla griglia di partenza, ha guidato benissimo la sua Pramac che l’ha guidato sul podio, solo terzo ma poteva arrivare 2° dopo una piccola battaglia col veloce rivale della Yamaha Viñales che ha approfittato di un suo piccolo errore. Splendida performance per rivendicare il terzo posto del podio (davanti a Rossi) e fare quindi arrivare 2 Ducati nelle prime tre posizioni per la gioia dei tifosi.
Álvaro Bautista (Pull & Bear Aspar Team) è arrivato quinto sulla linea del traguardo, inseguito da Marc Marquez (Repsol Honda Team).
Zarco (7 °, Monster Yamaha Tech3), mentre Jorge Lorenzo 8° davanti ad un ottimo Pirro su Ducati e Iannone (Team Suzuki Ecstar)
Strepitoso Dovizioso
“Durante la gara è stata una grandissima emozione”, dice il vincitore. “Prima del via non ero al meglio (il forlivese è rimasto vittima sabato notte di un attacco di gastroenterite, in pratica ha disertato il warm up, ndr), ma sentivo il supporto dei tifosi e della squadra: è un sogno che diventa realtà”. Danilo Petrucci al box è senza fiato per la gioia: “Ancora non credo a quel che è successo, incredibile: all’inizio ho cercato di stare coi più veloci, poi mi sono messo a sorpassare e tutto sembrava andare per il meglio. Ero secondo e stavo pensando di attaccare Dovizioso ma ho cominciato ad avere problemi con la gomma dietro: Vinales mi ha passato, così ho pensato solo a tenermi stretto il podio”. Maverick sorride: “Ad un certo punto ho visto Valentino che era dietro, quarto, e allora ho pensato che non fosse la pena di rischiare troppo. Dovizioso era veramente veloce, e a me faceva ancora male il braccio (si è ferito cadendo durante le libere, ndr). Sono veramente contento di questo secondo posto, il vantaggio su Rossi e Marquez in classifica è aumentato”.
La vittoria di Dovizioso lo ha visto saltare Valentino e prendere il secondo posto nella classifica del campionato con 79 punti, 26 unità in meno di Viñales. Rossi (75) terzo, seguito da Marquez e Pedrosa di Repsol Honda Team (68).
Rossi: “Dispiaciuto di non essere sul podio”
Valentino Rossi soddisfatto ma allo stesso tempo amareggiato per aver fallito il podio: “Se penso che soltanto giovedì scorso non dovevo correre, posso considerarla una buona gara. E’ però un gran dispiacere non aver raggiunto il podio perché è sempre un obiettivo ma farlo qui al Mugello è ancora più importante di fronte a tanta gente. Ho fatto il massimo delle mie possibilità ed anche nelle prove ero andato veloce. Purtroppo davanti a me ho avuto tre piloti più veloci di me ed ho sofferto più del previsto nella parte conclusiva della gara. Ad otto giri dalla fine non ne avevo più e quando non sei al 100% guidare la moto diventa più difficile. Ho provato a stare dietro Petrucci ma non andavo così tanto veloce per attaccarlo”.
Prossimo turno: Gran Prix de Catalunya, Barcellona (9-11 giugno).