Moto Gp 2018: in Argentina dopo una gara rocambolesca vince Crutchlow
Cal Crutchlow (LCR Honda) vince la gara di Termas Rio Hondo.
L’inglese della Honda Lcr si impone davanti a Zarco e Rins in una gara dalla partenza surreale e in cui Marc ne fa di tutti i colori, sbagliando il via e accumulando due penalità, una per uno speronamento a Valentino che cade. Respinte dal box Yamaha le scuse di Marc. 6° Dovi, a -3 da Cal nel mondiale
Dalla pole al traguardo il Gp dell’Argentina 2018 è stato ricco di sorprese ed inaspettate decisioni. Partiamo dalla Pole: uno spettacolare Miller su Pramac lascia tutti a bocca aperta durante le prove e si conquista una meritata pole. Non solo, Miller sarà l’unico al via ad “azzeccare” le gomme slick; ma ecco il primo colpo di scena: tutti i piloti ad eccezione di Miller rientrano ai box per cambiare moto poichè montavano le rain. Partenza ritardata ma non cancellata, in questo caso il regolamento perla chiaro e chi è rientrato dopo il primo allineamento deve partire dall’ultima posizione sulla griglia, quindi si arriva ad uno starting grid più unico che bizzarro: Miller perte primo e tutti gli altri a arretrati di file. Un vantaggio che non premia il coraggio e l’audacia del pilota Pramac che ha azzeccato la scelta slick e che meritava di più.
Si parte…
Marquez inizia male la sua sfortunata domenica: sulla griglia di partenza gli si spegna la moto, prova a riaccenderla ma contraria l’ordine di un commissario che lo induceva a lasciare il tracciato e va contro mano riaccendendo la moto; riuscirà a partire ma verrà sanzionato con un drive through (passaggio obbligato ai box). L’ asfalto comunque sembra più un tavolo da poker, è liscio e umido, tratti bagnati della pista si alternano a tratti guidabili in assetto da asciutto. Si crea un gruppo di testa che guiderà tutta la gara: Miller (Pramac), Zarco (Yamaha Tech 3), Rins (Suzuki) e Cal Crutchlow (Honda lcr). In questo gruppo c’era anche Dani Pedrosa, ma alla curva 13 succube di un sorpasso duro da parte di Zarco cade dopo che la moto si è imbarcata, il contatto fisico non c’è stato e quindi nessuna penalizzazione per Zarco.
Nel frattempo Marc Marquez inizia una prodigiosa rimonta dalle retrovie fino a sorpassare in modo aggressivo ai danni dell’Arpilia di Espargaro, sanzionato dovrà far ripassare il connazionale. La rimonta continua, nel frattempo avanti si danno battaglia Miller, Rins, Zarco e Crutchlow che incrociano linee e posizioni nella battaglia per il successo.
A 6 giri dal termine un dritto dell’australiano lo mette fuori gioco e a -3 Rossi finisce a terra la sua gara, era 6°, dopo un’entrata garibaldina di Marquez: Marc si incunea di forza, la carene si toccano, Vale va largo e cade non appena mette le ruote sull’erba bagnata. Seguiranno polemiche: più che la pariglia di quanto successo a parti invertite qui nel 2015, pare un altro capitolo della loro rivalità. Destinata forse a ridiventare faida.
Marquez sorpassa anche Vinales 5° ma verrà poi sanzionato di 30 secondi per il sorpasso “illegale” su Rossi.