Michelin: Incubator Program Office, crescono i progetti di domani.
Nell’era digitale l’innovazione avviene ad un ritmo rapido e costante. È necessario, quindi, essere in grado di identificare rapidamente le esigenze dei clienti, così come i processi interni possono essere migliorati per rispondere a queste esigenze. Questo è proprio il ruolo dell’ Incubatore che fornisce quella flessibilità che non si trova nelle strutture convenzionali. Conferisce, infatti, agli innovatori i mezzi per sviluppare le loro idee sui prodotti o sui servizi commerciali. Ma cos è l’incubazione? Ci sono molte forme di incubazione. È possibile accogliere soggetti che hanno idee già nascenti o in fase di sviluppo. Questi, poi, ricevono un sostegno finanziario e logistico e la consulenza necessaria per aiutarli a realizzare il loro progetto. Questo funziona allo stesso modo quando gli attori sono interni. Si identificano idee “fattibili” e si segue lo stesso processo. L’incubazione incoraggia l’iniziativa e lo spirito imprenditoriale dentro l’azienda. Dentro Michelin l’incubazione ha un nome: Incubator Program Office (IPO). Lanciato nel 2014, questo programma mira a consentire che i progetti relativi alla mobilità, possano essere presi per mano dall’azienda. Il ruolo dell’IPO è quello di identificare i progetti pertinenti che favoriscano la crescita di Michelin nel futuro. Michelin è alla ricerca di idee, interne ed esterne, che possano essere attuate rapidamente, con obiettivi molto concreti. L’idea della casa francese è che, nei prossimi 5 anni, nasca un vero e proprio portafoglio di attività e progetti incubati in una delle sue tre strutture; Europa, Cina e Stati Uniti.
Tre domande a Gilles Colas des Francs, Vice Presidente dell’Incubatore:
Perché Michelin ha lanciato questo Incubatore? L’idea è nata capendo che è necessario prendere per mano tutti i progetti, anche quelli fermi. In questo modo si devono trovare risorse e tempo per realizzarle e non sempre è facile. Per rimediare a questo, il Comex ha creato un consiglio aziendale per l’innovazione, che ha avviato il nostro programma di Incubatore.
Qual è il suo principio? Se le partnership di ricerca sono a monte dello sviluppo delle tecnologie, l’IPO è a valle, subito prima della commercializzazione. Il nostro obiettivo è operativo. Facciamo affidamento sulla competenza interna che può ampliare il campo di applicazione al di là dello pneumatico, in particolare nel settore dei servizi. Inizialmente abbiamo principalmente incubato iniziative interne. Ci siamo affidati al progetto InnovationWorks per sollecitare i nostri dipendenti a creare nuove idee. Questo progetto ha avuto molto successo, dal momento che i contributi sono stati 4200 solo in Europa. Alla fine, abbiamo selezionato 5 iniziative per continente e li abbiamo collegati all’azienda per far si che potessero prendere forma.
Come funziona nella vita di tutti i giorni? Facciamo in modo che i progetti incubati abbiano un forte legame con le unità di business esistenti, per rimanere radicate nella realtà. Ogni iniziativa è promossa da un direttore di Michelin BU, che partecipa alle riunioni del Consiglio ogni 90 giorni. Questa è l’occasione per uno scambio importante che crea vere e proprie sinergie. È importante, anche, sapere quando dire stop, dato che abbiamo il diritto di sbagliare. Lo facciamo anche nel 30% dei casi. Bisogna capire che non è mai un fallimento personale.