GP SINGAPORE: PREVISTE SOFT E SUPERSOFT PER L’ULTIMO CIRCUITO CITTADINO DELL’ANNO E UNO DEI PIÙ IMPEGNATIVI A LIVELLO FISICO PER I PILOTI.
Warning: Cannot assign an empty string to a string offset in /home/customer/www/gripnews.it/public_html/wp-content/plugins/fenomen_extension/gallery/adv.gallery.php on line 219
GP Singapore: Archiviata la gara di Monza, dove sono state utilizzare le due mescole più dure della gamma Pirelli, la Formula Uno sbarca a Singapore, dove invece vedremo all’opera e mescole più morbide delle P Zero: P Zero Yellow soft e P Zero Red supersoft. Quello di Singapore è sì un circuito cittadino, ma è decisamente peculiare e molto diverso rispetto a Montecarlo o Montreal. La gara, innanzitutto, si corre interamente in notturna, il che rende l’evoluzione della pista e delle temperature un po’ insolita e non sempre facile da prevedere.
Le temperature: sono generalmente elevate, e questo, insieme alle peculiarità del tracciato cittadino, rende Singapore uno dei circuiti fisicamente più impegnativi per i piloti. Senza dimenticare che quasi sempre si sfondano le due ore di corsa (per fare un esempio a Monza si è corso per meno di un’ora e venti minuti).
Elementi chiave: Trazione e frenata sono fondamentali a Marina Bay. Il fondo irregolare rende la ricerca della trazione ancor più difficile. Ma le difficoltà non finiscono qui. Infatti un altro carico da novanta è l’arredo urbano, ovvero le strisce pedonali e i tombini, che possono far perdere aderenza alle vetture e rappresentare un pericolo in più per le gomme. Il circuito di Singapore ha, inoltre, il maggior numero di curve di tutto il Mondiale, creando un notevole stress alle coperture.
Il circuito dal punto di vista delle gomme: A Singapore tutto dipende da trazione e frenata. Le gomme posteriori sono messe alla frusta soprattutto in uscita dalle curve lente. La posteriore sinistra è particolarmente stressata, in quanto deve far fronte ad accelerazioni longitudinali e laterali. La supersoft è una mescola “low working range”, in grado di raggiungere prestazioni ottimali anche a basse temperature. La soft, invece, è una mescola “high working range”, adatta a temperature più elevate. In questa occasione le temperature si aggirano tra i 30-35 gradi e, cosa da rimarcare, nelle sette edizioni corse non è mai capitata una corsa sul bagnato.
Consumi dei pneumatici: Singapore vanta un livello di abrasività maggiore degli altri circuiti cittadini; inoltre, richiede più tempo per gommarsi, quindi l’evoluzione della pista è lenta. Le piogge pomeridiane, molto frequenti, hanno l’effetto di ripulire la pista dalla gomma già lasciata a terra e rallentare la gommatura ulteriormente.
Strategia: quella vincente dello scorso anno è stata a due soste: la Red Bull di Sebastian Vettel si è fermata al 17° e al 44° giro. Il tedesco ha iniziato con le supersoft, ha montato poi le medie, ed ha completato la gara con una nuova supersoft.
I commenti degli esperti: “E’ sempre un grande piacere per noi venire a Singapore, una delle gare più spettacolari dell’anno – commenta Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli – Correre sotto le luci, in una città così vivace, crea un’atmosfera fantastica. L’unicità della gara notturna ha ovviamente un impatto sulle gomme: abbiamo scelto le due mescole più morbide della gamma per il loro rapido warm-up e gli elevati livelli di grip meccanico: caratteristiche fondamentali per un circuito cittadino. Le specifiche di quest’anno sono in realtà più morbide rispetto allo scorso anno, quando scegliemmo la media e la supersoft, quindi ci aspettiamo di vedere strategie gomme interessanti da parte dei Team. Tradizionalmente c’è una elevata possibilità di ingresso della safety car, per questo le strategie devono essere sufficientemente flessibili. Con un campionato sempre più acceso, tutti i segnali indicano che assisteremo ad una gara emozionante e imprevedibile.”
“Non ho mai gareggiato a Singapore, ma la mia impressione è che sia un po’ come Monaco, con la sua capacità di trasformare un semplice errore in un disastro assoluto, visto che ci sono pochi spazi di fuga – analizzato Jean Alesi, consulente tecnico Pirelli – Qui si hanno anche temperature ambientali e tassi di umidità molto alti, oltre al fatto che si corre di notte pur mantenendo un calendario europeo. E’ una gara davvero faticosa per i piloti. Da un punto di vista tecnico, l’aspetto più importante è avere una monoposto con la migliore trazione possibile. Di conseguenza, è importante prendersi cura degli pneumatici posteriori, altrimenti si perde molto tempo in uscita di curva (ci sono quasi tutte curve lente a Singapore). Questo può davvero danneggiare la gara se non si sta attenti.”
La scelta pneumatici finora:
P Zero Red | P Zero Yellow | P Zero White | P Zero Orange | |
Australia | Soft | Medium | ||
Malesia | Medium | Hard | ||
Bahrain | Soft | Medium | ||
Cina | Soft | Medium | ||
Spagna | Medium | Hard | ||
Monaco | Supersoft | Soft | ||
Canada | Supersoft | Soft | ||
Austria | Supersoft | Soft | ||
Gran Bretagna | Medium | Hard | ||
Germania | Supersoft | Soft | ||
Ungheria | Soft | Medium | ||
Belgio | Soft | Medium | ||
Italia | Medium | Hard | ||
Singapore | Supersoft | Soft |