GP SINGAPORE. LA CORSA Più LUNGA DELL’ANNO HA MESSO IN MOSTRA DIVERSE STRATEGIE PER LE GOMME.
VINCE HAMILTON, CHE TORNA IN VETTA AL MONDIALE PILOTI, DAVANTI ALLE DUE RED BULL E AD ALONSO.
LA SAFETY CAR NON S’è FATTA ATTENDERE, ANCHE IN QUESTA EDIZIONE è STATA PROTAGONISTA, E HA RIMESCOLATO LE CARTE IN TAVOLA.
Lewis Hamilton, su Mercedes, ha centrato una fondamentale vittoria nel GP di Singapore, (quattordicesima prova del Mondiale) sfruttando una stategia a tre soste e balzando in vetta alla classifica generale, approfittando del ritiro del comapgno di squadra Nico Rosberg (ora l’inglese è davanti di tre punti).
Hamilton, che ha conquistato la ventinovesima vittoria in carriera, ha montato i P Zero Red Supersoft nei primi tre stint di gara, per poi concludere con i P Zero Yellow Soft, montati neglì ultimi giri, dopo avere costruito un gap sufficiente a tornare in pista in seconda posizione, prima di superare senza alcuno sforzo Sebstian Vettel su Red Bull. Il tedesco, quattro volte campione del Mondo, ha utilizzato una strategia a due soste che gli ha permesso di salire sul secondo gradino del podio (dopo essere partito dalla quarta posizione in griglia) e di sfiorare l’impresa, se non fosse stato per un Hamilton che, guadagnando qualcosa come due secondi a giro, ha saputo gestire al meglio il cambio gomme in più. Vettel ha completato i primi due stint con le supersoft quindi l’ultimo l’ha completato con le soft. Il suo compagno di squadra, Daniel Ricciardo, ha optato per la stessa strategia, concludendo al terzo posto davanti a Fernando Alonso, su Ferrari. La scelta delle due Red Bull ha messo in mostra come la strategia gomme possa fare la differenza, specialmente in un GP nel quale la differenza tra le due mescole ammontava a circa due secondi.
Curiosità – Il GP di Singapore anche questa volta non s’è smentito, vedendo per l’ennesima volta l’ingresso della Safety Car (eventualità sempre successe in tutte le edizioni sin qui disputate) in questa occasione resa necessaria per pulire il tracciato dai detriti di un piccolo incidente a metà gara.
Durante questi giri (sette) dietro alla Safety Car alcuni piloti sono entrati ai box per cambiare le proprie coperture, in particolare Alonso e Button. Una scelta, va detto, che non ha portato a grossi dividendi, se non essere sicuri che non si sarebbe andati in una drammatica crisi di gomme negli ultimi giri (o minuti, dato che il GP, come già in un’altra occasione, si è concluso per le due ore efefttive di corsa e non per il numero di giri).
Dopo il rientro della Safety Car, Lewis Hamilton ha dovuto forzare, dall’alto della sua prima posizione, per crearsi un bottino di secondi che gli avrebbe permesso di rimanere davanti agli inseguitori che, a sua differenza, non doveva più rientrare ai box. Il pilota cmapione del mondo nel 2008 ha guadagnato 25 secondi in pochi giri che gli hanno garantito la vittoria finale, uscendo dietro a Vettel e superandolo dopo pochi chilometri.
Paul Hembery ha commentato: “Ancora una volta abbiamo assistito ad una gara davvero emozionante, dove le differenti strategie gomme hanno rappresentato una parte cruciale del risultato. Nelle fasi finali abbiamo visto Hamilton con le gomme soft più nuove inseguire Vettel con le soft più usurate: questo ha consentito all’inglese di sorpassare e conquistare la vittoria. Nelle fasi precedenti Hamilton, sulle più veloci supersoft, ha dovuto costruirsi il necessario vantaggio che gli ha consentito poi di avere abbastanza tempo per rientrare ai box e montare l’ultimo set di gomme soft. Dunque, come abbiamo potuto vedere, anche se ci sono state differenti strategie, è stato un finale davvero molto combattuto.”
Il tempo più veloce della giornata per mescola:
Supersoft | Soft | Intermediate | Wet | |
Primo | Ham 1m50.417s | Kvy 1m51.761s | N/A | N/A |
Secondo | Mag 1m51.639s | Ros 1m51.937s | N/A | N/A |
Terzo | Per 1m52.007s | Mas 1m52.515s | N/A | N/A |
Lo stint più lungo della gara:
Soft | Massa | 38 giri |
Supersoft | Hamilton | 26 giri |
La strategia vincente:
Le previsioni davano una gara a tre soste: partenza con le supersoft, nuovo set di supersoft al 20° giro, ancora supersoft al 36° giro e, infine, soft a partire dal 51° giro. Lewis Hamilton ha seguito questa sequenza ma si è fermato al 15°, al 28° e al 52° giro. Tuttavia, la strategia è stata influenzata dalla safety car che ha influito sui tempi dei pit stop.