GP GIAPPONE A SUZUKA: tornano le gomme più dure a disposizione di Pirelli, le curve “130R” e “Spoon” le metteranno alla prova.
SI ANNUNCIANO PIOGGIA E BASSE TEMPERATURE PER UNO DEI CIRCUITI Più DIFFICILI DEL MONDIALE.
Una volta il circuito di Suzuka era il giudice del campionato mondiale piloti. Qui per esempio si verificò nel 1989 il famoso incidente tra Senna e Prost alla chicane Casio, l’anno successivo lo stesso brasiliano tamponò il rivale francese (ormai passato alla Ferrari) proprio alla prima curva, ma fu anche il teatro del primo trionfo di Michael Schumacher su Ferrari. Ormai il calendario non propone più il meraviglioso tracciato del sol levante a fine stagione, ma Suzuka rimane sempre uno degli appuntamenti più attesi da tutti il circus. Rettilinei, curve, curvoni, chicane, ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad un grande spettacolo, mentre per i pneumatici, ahiloro, si annuncia una lunga e faticosa giornata.
Per far fronte agli elevati livelli di energia scaricati, saranno utilizzate le due mescole più dure della gamma Pirelli: il P Zero Orange hard e il P Zero White medium, la stessa combinazione che era stata scelta a Monza. La superficie della pista di Suzuka è particolarmente abrasiva, per cui l’usura e il degrado potranno essere alti. Le previsioni meteo suggeriscono temperature fresche, (una condizione non insolita per il Giappone in questo periodo dell’anno) non di rado, infatti, ci sono state gare bagnate a Suzuka.
Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli: “Il Giappone è uno degli highlights del calendario, non solo per noi ma per tutta la Formula Uno. I tifosi sono meravigliosi, pieni di entusiasmo e competenza. Suzuka è un vero e proprio circuito per piloti: rappresenta una sfida considerevole per le gomme, con alcuni dei più elevati carichi di energia laterale dell’anno. Per questo, ci aspettiamo dai due ai tre pit stop e la gestione degli pneumatici costituirà una parte fondamentale della gara. Ovviamente, potremo dire qualcosa in più dopo le prove libere.E’ una pista dove spesso sullo pneumatico si trovano ad agire diverse forze contemporaneamente e i cambiamenti di quest’anno, con una maggiore coppia e un ridotto carico aerodinamico delle vetture, richiedono un maggiore grip meccanico. Se uno pneumatico va bene a Suzuka, può funzionare bene quasi ovunque”.
Jean Alesi, consulente tecnico Pirelli: “Suzuka è un circuito meraviglioso per un pilota. E’ molto tecnico: direi che la 130R è una delle curve più impegnative di tutto l’anno, richiede il giusto set-up e una monoposto assolutamente piantata a terra. Anche le Esse dietro i box sono estremamente impegnative: se si commette un solo errore qui, interrompendo l’intera sequenza, si perde molto tempo. Ho corso molte volte a Suzuka con la pioggia: in queste situazioni, la visibilità è estremamente bassa. Si assiste, inoltre, ad una notevole evoluzione della pista nel corso del weekend. Anche la superficie è molto abrasiva e, all’inizio del weekend, “verde”; i piloti devono però prestare molta attenzione ai cambiamenti della pista e reagire ad essi”.
Il circuito dal punto di vista delle gomme: Suzuka è caratterizzata da elevati carichi di energia laterale, combinati con un basso impegno longitudinale. La difficilissima curva 130R, viene affrontata a velocità superiori ai 300km/h (e produce sul pilota un enorme carico di forza G laterale). In particolare, è la gomma anteriore sinistra ad essere molto sollecitata a Suzuka. Il P Zero White medium è uno pneumatico “low working range”, in grado di raggiungere prestazioni ottimali anche a basse temperature. Il P Zero Orange hard, invece, è uno pneumatico “high working range”, adatto a temperature più elevate. Basse temperature sono attese per il Gran Premio del Giappone di quest’anno, con possibilità di pioggia. L’asfalto di Suzuka è piuttosto abrasivo ma vi è un elevato grado di evoluzione pista. Scegliere il giusto set-up è essenziale per poter mantenere la traiettoria ottimale. Potrebbero esserci fenomeni di graining: soprattutto nelle prime fasi del fine settimana quando la pista è “verde”.
La strategia vincente lo scorso anno è stata di due soste: la Red Bull di Sebastian Vettel si fermò al 14° e al 37° giro. Il tedesco iniziò con le medium e completò i suoi ultimi due stint con le gomme dure avendo la meglio su Grosjean a lungo al comando, e sul compagno di squadra Webber.
La scelta pneumatici finora:
P Zero Red | P Zero Yellow | P Zero White | P Zero Orange | |
Australia | Soft | Medium | ||
Malesia | Medium | Hard | ||
Bahrain | Soft | Medium | ||
Cina | Soft | Medium | ||
Spagna | Medium | Hard | ||
Monaco | Supersoft | Soft | ||
Canada | Supersoft | Soft | ||
Austria | Supersoft | Soft | ||
Gran Bretagna | Medium | Hard | ||
Germania | Supersoft | Soft | ||
Ungheria | Soft | Medium | ||
Belgio | Soft | Medium | ||
Italia | Medium | Hard | ||
Singapore | Supersoft | Soft | ||
Giappone | Medium | Hard |