Gomma bucata. Come si affronta una foratura al pneumatico
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ETRMA esorta i conducenti a non dare per scontato il cambio gomme e controllare con regolarità lo stato dei propri pneumatici. Avere una ruota di scorta, per esempio, può fare la differenza tra una gomma a terra e una rapida soluzione.
L’eventualità di avere una gomma bucata è oggi sempre più remota, visto che questo inconveniente si verifica in media (secondo una stima di Michelin) ogni 75mila chilometri. Tuttavia è sempre utile conoscere preventivamente le regole e i ‘trucchi’ che possono consentire di affrontare questo evento senza patemi d’animo e senza correre rischi. Secondo un’indagine fatta realizzare da Pneumaticishop.it – specializzato nella vendita di gomme via web – il 25% degli italiani non sa da dove iniziare nella sostituzione della gomma bucata, per un totale di quasi 6 milioni di persone in ‘crisi’ davanti ad una foratura.
Questa percentuale sale al 44% se si se si considerano solo i neopatentati. L’indagine evidenzia anche che le donne al volante, in caso di foratura, tendono per il 45% a telefonare al marito o al fidanzato, oppure a chiedere aiuto ai passanti o altri utenti della strada (30%). Non va meglio per gli automobilisti di sesso ‘forte’, visto che il 75% ammette di chiedere l’intervento degli amici.
C’è stato un periodo nel quale le ruote di scorta erano identiche a quelle in uso, mentre ora la maggior parte dei produttori forniscono gomme diverse. Queste ruote di scorta di “emergenza” hanno di solito una certa velocità massima e una distanza massima di percorrenza (scritte sul volante). Usualmente la velocità è di 80kmh, mentre anche la distanza è stabilita e varia da ruota a ruota. Questo uso temporaneo, tuttavia, non sostituisce ovviamente il ricorso a una sostituzione in un centro gomme. Inoltre, stanno prendendo sempre più piede soluzioni alternative, come i sigillanti anti forature.
Purtroppo bucare una gomma è una eventualità che capita più spesso di quello che si creda. Ma, come va affrontato questo fastidioso intoppo? Intanto è importante avere gli attrezzi giusti in macchina e sapere come usarli. Sia che uno se ne accorga, sia che abbia un dispositivo che segnala difficoltà alla guida, per prima cosa bisogna accostare e controllare lo stato della gomma. Che andrà sostituita o riparata, nel caso. Il procedimento è abbastanza semplice, ma un po’ laborioso e, cosa importante, da fare in piena sicurezza. Per cui è necessario:
- fermarsi in una piazzola giusta lontana dal traffico,
- spegnere il motore
- tirare il freno a mano
- accendere le 4 frecce
- posizionare il triangolo a circa 30 metri
- indossare il giubbotto catarifrangente
- prendere il kit
Ora che tutto è pronto, andiamo a vedere COME intervenire.
Il kit con il compressore per riparare una gomma bucata
Sempre più vetture sono dotate di kit per riparazione delle gomme anche se comunque è possibile acquistarlo a parte. Basta togliere il tappo dalla bomboletta, inserirvi l’ugello a vite del compressore ed avvitarlo finchè non ci si accorge di avere bucato il sigillo in alluminio. Attaccare il compressore all’accendisigari e togliere il tappo della ruota, collegare il tubo del compressore allo pneumatico bucato. Accendere il compressore e lasciare che entri nella gomma il prodotto contenuto nella bomboletta. Quando lo pneumatico è gonfio, spegnere il compressore scollegarlo e staccare il tubo dalla gomma. Rimettere il tappo. Se si ha un barometro controllare la pressione delle gomme.
Kit ripara gomma con bomboletta
Esistono anche kit muniti solo di bomboletta. In questo caso si agita la bomboletta, quindi si avvita il tubicino alla valvola della ruota e si svuota il contenuto all’interno della gomma. Quindi si svita il tubicino e si riavvita la valvola della ruota. Importante: tenere la valvola della gomma bucata verso l’alto e togliere l’eventuale oggetto che l’ha forata.
Kit riparazione tubeless
Questa riparazione è valida per tutti gli pneumatici tubeless (cioè quelli senza la classica camera d’aria) e viene fatta con un apposito kit di riparazione è un’operazione semplice ma una volta fatta coque è sempre meglio andare da un gommista. L’operazione consiste nell’inserire una striscia autovulcanizzante all’interno del foro che si è creato senza la necessità di smontare la gomma. Ecco come procedere si individua il buco, si toglie l’oggetto che ha creato il foro, si allarga leggermente il buco, si infila la striscia autovulcanizzante tramite un ago particolare, si gonfia tramite un semplice compressore.
Dal gommista riparazione a caldo o a freddo?
Queste operazioni le fa il gommista in quanto la riparazione viene fatta dall’interno e quindi bisogna togliere il cerchio dalla gomma. La riparazione della gomma a caldo avviene tramite l’uso di una morsa pneumatica con una piastra riscaldante che scioglie il materiale gommoso messo preventivamente nel foro creando così una perfetta saldatura dell’insieme. La riparazione della gomma a freddo è più semplice avviene applicando uno strato di mastice nel foro ed un manicotto telato e lo si fa aderire passandoci sopra il rullino. La tipologia di riparazione più consigliata è quella a caldo, ovviamente ci sono delle eccezioni e il gommista sicuramente saprà dare il giusto consiglio.
Non è sempre possibile riparare una gomma bucata
Riparare una gomma bucata non è sempre possibile, dipende da dove è avvenuta la foratura o se la gomma presenta delle anomalie fisiche ecco quando non è possibile riparare una gomma ma bisogna sostituilra: quando la foratura è avvenuta sui fianchi, il cerchietto (del tallone) visibile o deformato, pizzicatura o separazione della gomma o della tela, danni dovuti a sostanze chimiche/corrosive, abrasioni causate dalla pressione insufficiente