F1 – GP MALESIA: VETTEL RIPORTA AL SUCCESSO LA FERRARI
F1 – GP MALESIA: VETTEL RIPORTA AL SUCCESSO LA FERRARI PRECEDENDO HAMILTON E ROSBERG. IL TEDESCO SFRUTTA UNA STRATEGIA A DUE SOSTE RISPARMIANDO LE GOMME, MESSE ALLA FRUSTA DA TEMPERATURE TORRIDE E ASFALTO ABRASIVO. IL 17ENNE VERSTAPPEN DIVENTA IL PIU’ GIOVANE A FINIRE A PUNTI NELLA STORIA DELLA F1.
676 giorni esatti prima di rompere il digiuno. A tanto ammontava la carestia di vittorie in casa Ferrari, da quel lontano GP di Spagna a Barcellona del 2013 vinto da Fernando Alonso. Da allora pochi sorrisi a Maranello, fino alla vittoria di Sepang di Sebastian Vettel (giunto alla sua 40esima vittoria in carriera, a meno uno da Senna). Il quattro volte iridato, che a sua volta non esultava dal Gp di Interlagos – Brasile del 2013. Il pilota classe 1987 ha scelto per la sua gara una strategia a due soste, sfruttando la gentilezza della sua Ferrari sulle coperture, in un Gp contraddistinto da temperature torride e un asfalto particolarmente abrasivo, che ha messo in serie difficoltà tutto i suoi rivali, Mercedes in primis costrette a tre pit stop. Il pilota Ferrari ha effettuato il suo primo pit stop quando era in testa, rientrando in terza posizione dietro i piloti Mercedes, ed ha poi sfruttato la velocità della gomma più morbida per riavvicinarsi ai due leader, sorpassarli, e mettere in cascina un gap che ha poi saputo gestire senza forzare fino alla fine. Il secondo e ultimo pit stop del tedesco, infatti, nel quale ha montato mescola dura, gli ha consentito di passare in seconda posizione, alle spalle di Hamilton. Vettel si è poi trovato in prima posizione quando l’inglese è rientrato ai box un giro più tardi per passare alla gomma dura, ed ha vinto così una gara incentrata sulla strategia gomme. Meno sorrisi per l’altro ferrarista Kimi Raikkonen che, anche se giunto quarto al traguardo, ha visto la sua gara rovinata in avvio da un tamponamento di Nasr che gli ha tagliato la posteriore sinista. Il finlandese (che era partito dall’undicesima posizione perchè rallentato da Ericsson drante la Q2) aveva appena passato la corsia di ingresso-box, quindi ha dovuto completare un giro su sole 3 gomme, perdendo tantissimo tempo. Grazie alla Safety Car ha potuto riavvicinarsi ai primi, ma partendo comunque dalla retrovie. Al secondo posto si è classificato il campione del mondo in carica Lewis Hamilton che era scattata dalla pole position (nella pioggia del sabato pomeriggio aveva preceduto Vettel di appena 74 millesimi di secondo) mentre Nico Rosberg ha completato il podio. Entrambi hanno scelto le tre soste (la prima anticipata approfittando della Safety Car per l’uscita di pista di Ericsson) con una sola differenza. Hamilton ha montato Medie, Hard e Hard, Rosberg Medie, Hard e Medie. La Safety Car, uscita dopo soli tre giri, ha fatto in modo che il degrado degli pneumatici fosse contenuto. Dopo i 60°C del sabato mattina, la gara ha preso il via con una temperatura della pista di 56°C. Nonostante questa condizione estrema non si è avuto né graining né blistering sulle gomme.Tutti i piloti hanno preso il via con le Medie, tranne Alonso e Button su McLAren che hanno scelto le Hard. Grazie a questa differenziazione hanno potuto ritrovarsi nei primi 10 lungo il corso di una gara che li ha visti, però, entrambi ritirati. Tra le curiosità di giornata non si può non annoverare l’enfant prodige Max Verstappen su Toro Rosso. L’olandese figli d’arta ha utilizzato una strategia a tre soste per diventare il più giovane pilota nella storia della Formula Uno ad essere andato a punti, a soli 17 anni, battendo il record stabilito nella passata stagione da Daniil Kvyat. Il commento di Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Credo che abbiamo fatto la nostra parte oggi. Abbiamo visto una grande battaglia di strategia tra Ferrari e Mercedes, con due diversi approcci alla gara, influenzati anche dall’ingresso della safety car. Nonostante le altissime temperature della pista, le gomme non hanno sofferto né blistering né graining, rendendo una strategia a due soste non solo possibile ma vincente. Le diverse strategie gomme hanno dato vita ad una battaglia emozionante ed hanno sottolineato che un diverso utilizzo degli pneumatici in gara può fare la differenza. Congratulazioni, comunque, alla Ferrari e Sebastian Vettel per una vittoria memorabile”.
Miglior tempo del giorno per mescola:
Hard | Medium | Intermediate | Wet |
Primo | Hamilton 1m43.125s | Rosberg 1m42.062s | |
Secondo | Vettel 1m43.648s | Nasr 1m43.902s | |
Terzo | Massa 1m43.990s | Hamilton 1m43.976s |
Lo stint più lungo:
Hard | Carlos Sainz (23 giri) |
Medium | Valtteri Bottas (21 giri) |
La strategia vincente: Le ipotesi pre-gara parlavano di una strategia a tre soste come la più sicura per ridurre i rischi di degrado, anche se avevamo sottolineato che, in termini di tempo, non c’era molta differenza tra questa e una strategia a due soste: tutto dipendeva dalle prestazioni che si sarebbe riuscito a tirar fuori dagli pneumatici. La previsione si è rivelata corretta: la Ferrari è riuscita a contenere il degrado e a rendere vincente una strategia a due soste.