Bridgestone sospende esportazioni e produzione in Russia
Milano (14 marzo 2022) – Nelle ultime settimane, siamo stati profondamente colpiti dalla guerra in
Ucraina e dall’impatto che ha avuto su molte persone innocenti, compresi i nostri dipendenti e partner
commerciali. Bridgestone condanna ogni forma di violenza nella speranza che la pace possa essere
ristabilita rapidamente. La nostra principale preoccupazione in questo contesto di crisi rimane la sicurezza
dei nostri dipendenti e delle loro famiglie.
Bridgestone ha valutato attentamente le possibili conseguenze di questa difficile situazione. L’azienda ha
quindi deciso di sospendere tutte le attività produttive in Russia, fino a nuovo avviso. La decisione entrerà in
vigore venerdì 18 marzo, una volta terminati i preparativi necessari. L’azienda ha inoltre deciso di congelare
eventuali nuovi investimenti e sospendere con effetto immediato tutte le esportazioni verso la Russia.
Bridgestone continuerà a supportare gli oltre 1000 dipendenti nello stabilimento di produzione di pneumatici
per passeggeri a Ulyanovsk e negli uffici vendite, confermando il proprio sostegno finanziario.
Ecco la mappa degli impianti produttivi Bridgestone tra Europa e Russia Medio oriente e Africa

Con l’evolversi della situazione, la direzione globale e regionale di Bridgestone continuerà a monitorare da
vicino la situazione e ad adattare flessibilmente i propri piani in caso di necessità. L’aspettativa è che la
produzione manifatturiera al di fuori della Russia rimarrà stabile nelle prossime settimane.
Le ultime due settimane hanno trasformato il mondo in cui viviamo e ci sono più di due milioni e mezzo di
persone già fuggite dalle loro case. Molti dei nostri dipendenti hanno partecipato ad attività di volontariato
spontanee per sostenere i rifugiati dall’Ucraina.
Bridgestone EMIA ha fatto una donazione di 1 milione di euro alla Croce Rossa, mentre 2,5 milioni di euro
sono stati donati da Bridgestone Corporation all’UNHCR (Office of the United Nations High Commissioner for
Refugees). L’azienda continuerà a valutare ulteriori iniziative per contribuire ad alleviare la crisi umanitaria.