ANFIA – un ritrovato interesse della politica nei confronti della mobilità
ANFIA è soddisfatta del convegno “Il settore automotive nei principali paesi europei” tenutosi al Senato e organizzato dalla Commissione Industria, Commercio, Turismo del Senato della Repubblica, presieduta da Massimo Mucchetti, al quale ha partecipato per rappresentare la filiera automotive nel contesto della manifattura italiana e nel quadro di un’industria europea in fase di forte rinnovamento, secondo il modello ‘Industry 4.0’. Il convegno, dopo saluto del Presidente del Senato Pietro Grasso, ha visto la presentazione della ricerca realizzata dal Centro Studi Unioncamere e da Prometeia, di cui hanno discusso il Direttore emerito dell’Ufficio Studi R&S Mediobanca e alcuni Senatori della Commissione Industria, Commercio, Turismo. Alla prima sessione dei lavori, “Componentistica, Tecnologie e Distribuzione” ha preso parte anche Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA, con un intervento sulla componentistica automotive e sull’industria 4.0. “ANFIA valuta positivamente il rinnovato interesse della politica verso il settore, di cui l’evento di oggi è espressione ed esempio – ha dichiarato Roberto Vavassori. Questo appuntamento costituisce, idealmente, la terza tappa di un percorso di avvicinamento e confronto tra imprese e rappresentanti del Governo e del Parlamento. Molto volentieri ANFIA ha accettato di intervenire per rappresentare la filiera automotive nel contesto della manifattura italiana e nel quadro di un’industria europea in fase di forte rinnovamento, secondo il modello ‘Industry 4.0’, di cui potrebbe essere uno dei settori pilota a livello nazionale, anche seguendo l’indirizzo dei Ministeri competenti in materia. Come evidenziato dallo studio presentato oggi un investimento minimo nella filiera automotive produce un effetto moltiplicatore tra i più alti a confronto con alti settori, sia in termini di ricadute occupazionali, sia a livello di valore aggiunto. Per questo, tutto il Paese, anche attraverso gli orientamenti dettati dalle istituzioni, deve dare la giusta attenzione e tornare a puntare sul comparto della mobilità, come, volendo dare un senso più ampio, possiamo definire il nostro settore”.